Nella giornata di lunedì 24 settembre, in località Torre Inserraglio, nell'ambito dell'ordinaria attività di controllo e repressione dei reati ambientali, la Squadra Nautica della Guardia di Finanza, congiuntamente agli operatori dell'Area Marina Protetta Porto Cesareo, dopo un lungo appostamento hanno fermato e denunciato un pescatore di frodo per aver raccolto circa 2kg di datteri di mare. Questa pratica di pesca è considerata tra le più distruttive attività che l'uomo possa esercitare su un ecosistema naturale ed è la principale causa della desertificazione dei nostri splenditi fondali marini. La legge punisce con l'arresto la raccolta, la detenzione ed il consumo del dattero di mare, ma fare finta di ignorare tutto ciò e continuare a consumarli costituisce un atto moralmente ancora più abbietto, paragonabile alla ricettazione e all'induzione alla delinquenza.